Il Ministero dell'Ambiente ha posto in pubblica consultazione lo schema di decreto
PNRRIl Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha posto in pubblica consultazione sul proprio sito lo schema di decreto per le comunità energetiche, che individua criteri e modalità per la concessione di incentivi volti a promuovere la realizzazione di impianti di fonti rinnovabili, inseriti appunto in comunità energetiche, e sistemi di autoconsumo collettivo e individuale a distanza. L’obiettivo dell’intervento, che gode di uno stanziamento nel PNRR di 2,2 miliardi di euro, è di diffondere la sperimentazione dell'auto-produzione di energia nelle aree in cui avrà un maggiore impatto sociale e territoriale: verranno individuate Pubbliche Amministrazioni, famiglie e microimprese in comuni con meno di 5.000 abitanti, così da sostenere l'economia dei piccoli centri, spesso a rischio di spopolamento, e rafforzare la coesione sociale.
La consultazione
La consultazione chiama a partecipare, entro il 12 dicembre 2022, cittadini, imprese, consumatori, tutti gli attori istituzionali e gli interlocutori di riferimento in campo ambientale. Durante il periodo di consultazione pubblica, tutti i soggetti interessati potranno inviare osservazioni e proposte all’indirizzo dgaece.div03@pec.mise.gov.it, utilizzando l’apposito Modulo di adesione alla consultazione e indicando come oggetto della mail "Consultazione DM energia condivisa".
Il decreto
Lo schema di decreto dà attuazione all’articolo 8, comma 1 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199 e individua criteri e modalità per la concessione di incentivi volti a promuovere la realizzazione di impianti inseriti in comunità energetiche, sistemi di autoconsumo collettivo e sistemi di autoconsumo individuale e a favorire dinamiche di realizzazione degli impianti con processi partecipativi dei territori e con logica bottom-up.
Il provvedimento focalizza quattro punti distinti:
Spunti di consultazione
Su questi punti sono richieste proposte da parte dei soggetti interessati. E per ognuno di essi sono offerti spunti di consultazione. Ad esempio, sulle modalità di accesso agli incentivi, il Ministero chiede agli stakeholders se, da parte loro, si condivide e si ritiene congruo un obiettivo di potenza di 5 GW nei 5 anni di applicazione o se, in alternativa, si è in possesso di elementi (pipeline di progetti, autorizzazioni in corso, etc.) che consentano di stimare diversamente tale obiettivo.
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